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La tutela dell'ambiente e della biodiversità entrano nella Costituzione

11febbraio2022

In questa settimana l’Aula della Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la proposta di legge di riforma costituzionale che inserisce la tutela dell’ambiente e della biodiversità fra i principi cardine della nostra Costituzione e tale cambiamento assume un alto valore simbolico.

In particolare sono due gli articoli che hanno subìto modifiche.

L’articolo 9 è quello secondo cui la Repubblica promuove la cultura e la ricerca e “tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico”. Ora in tale articolo sono state aggiunte la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni; sarà inoltre regolata per legge anche la tutela degli animali.

L’articolo 41 è quello che conferma che “l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. Viene aggiunto che non deve nemmeno recare danno alla salute ed all’ambiente. Sempre l’articolo 41 afferma che “la legge determina i programmi ed i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”, ed ora anche “ambientali”.

Le modifiche alla Costituzione, approvate alla Camera, avevano già avuto l’approvazione del Senato lo scorso 03 novembre. Di conseguenza entrano subito in vigore e non sono sottoponibili a referendum.

La Costituzione della Repubblica Italiana dimostra quindi di evolversi, assecondando il cambiamento della società.

 

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