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Spazi confinati: nuova nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
Nel contesto attuale delle normative italiane relative alla sicurezza del lavoro, la certificazione dei contratti di lavoro degli appalti in luoghi confinati rappresenta un tema di fondamentale importanza. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) a maggio ha emesso la nota n. 859 del 08/05/2024, con cui presenta una panoramica dettagliata sulle competenze territoriali e sulle procedure di certificazione dei contratti di lavoro in ambienti confinati o sospetti di inquinamento ai sensi del D.P.R. n. 177/2011.
Nella Nota si indica che “per quanto concerne la competenza territoriale degli organi abilitati alla certificazione”, la disciplina di riferimento “è contenuta nel Titolo VIII – Capo I del D.Lgs. n. 276/2003 e, in particolare negli artt. 76 e 77, nonché nel D.M. 21 luglio 2004, all’interno del quale si fa espresso rinvio al regolamento interno adottato dalla singola Commissione all’atto della costituzione”. Solo nel caso in cui si intenda dare avvio alla procedura di certificazione presso le Commissioni di certificazione istituite presso le Direzioni Provinciali del Lavoro e le Province (art. 76, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 276/2003 e D.M. 21 luglio 2004), è necessario che le parti interessate si rivolgano alla Commissione competente nella circoscrizione in cui si trova l’azienda o una sua dipendenza alla quale sarà addetto il lavoratore (art. 77 del D.Lgs. n. 276/2003). Nel caso in cui si intenda invece rivolgersi a una Commissione di certificazione istituita presso gli altri soggetti individuati dall’art. 76 comma 1 del D.Lgs. n. 276/2003, come nel caso specifico di commissione istituita presso i consigli provinciali dei consulenti del lavoro (art. 76, comma 1 lett. c-ter), bisogna tener presente che l’ambito di competenza territoriale resta definito nel regolamento interno della relativa Commissione.
Il documento evidenzia anche l’importanza dell’attività di indagine da parte delle Commissioni di certificazione. Viene menzionata la possibilità di richiedere, anche a campione, documentazione di supporto come prospetti paga, libro unico del lavoro o altri documenti lavorativi, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali. Questo aspetto è fondamentale per verificare l’applicazione corretta del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e per assicurare che le condizioni di lavoro nei luoghi confinati siano conformi alle disposizioni legislative.