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Radon in Regione Lombardia

03luglio2023

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Serie Ordinaria n. 26 - Mercoledì 28 giugno 2023) è stato pubblicato l'elenco dei comuni ricadenti nelle "aree prioritarie" a Rischio Radon.

Il radon è un gas naturale radioattivo, incolore ed inodore, che proviene dal decadimento di uranio e radio, sostanze radioattive naturalmente presenti sulla Terra.

Il radon proveniente dal suolo penetra negli edifici attraverso le porosità del suolo stesso e del pavimento, le microfratture delle fondamenta, le giunzioni pareti-pavimento, i fori delle tubazioni: all’aperto il radon si disperde e si diluisce, mentre in ambienti chiusi può accumularsi, raggiungendo a volte concentrazioni rilevanti.

L’articolo 16 “Campo di applicazione” del D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101 prevede che le disposizioni previste per la valutazione dell’esposizione al radon negli ambienti di lavoro si applichino a:

a) luoghi di lavoro sotterranei;

b) luoghi di lavoro in locali semisotterranei o situati al piano terra, localizzati nelle aree di cui all’art. 11 (aree prioritarie individuate dalle Regioni e dalle Province autonome).

All’art. 17 del D.Lgs. 31 luglio 2020, n. 101 viene specificato che l’esercente è tenuto a completare le misurazioni entro 18 mesi dall’individuazione delle aree prioritarie.

Pertanto, considerando che, come previsto dalla normativa, la misurazione ha una durata di 12 mesi, per poter rilevare il valore medio annuo della concentrazione di gas Radon in aria, nei comuni individuati come "aree prioritarie" occorre iniziare le misure nei luoghi di lavoro in locali semisotterranei e situati al piano terra entro 6 mesi.

 

 

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